Buoni abbastanza per il Paradiso? Tre verità di cui preoccuparsi
Buoni abbastanza per il Paradiso? Tre verità di cui preoccuparsi

Buoni abbastanza per il Paradiso? Tre verità di cui preoccuparsi

Se sei una di quelle persone che pensano di essere abbastanza bravo da andare in paradiso, ecco alcune cose da considerare:

(1) Se il paradiso è un luogo di perfezione, come si può essere sicuri di essere abbastanza bravi? La maggior parte di noi ha rimpianti, errori commessi in passato. Nessuno è perfetto. Dio è. Anche le persone che chiameremmo buone sono fondamentalmente egoiste e molto imperfette. Tutto ciò che facciamo è visto da Dio. Egli è consapevole non solo di tutte le nostre azioni, ma anche dei nostri pensieri e motivi.

(2) È possibile essere una brava persona e continuare a rifiutare Dio? Pensaci. Se mostriamo poco o nessun interesse per Dio in questa vita, cosa cambierà alla morte? Lasceresti entrare qualcuno in casa tua in modo permanente, se sapessi che non vogliono avere niente a che fare con te? Non sareste entrambi infelici?

Questa persona sta sostanzialmente mentendo a se stessa. La persona senza Dio non è buona. Questa bugia assume diverse forme. “Sono una brava persona.” “Non sono peggio del prossimo ragazzo.” “Dio sa che faccio del mio meglio.” La maggior parte delle persone in prigione sostiene di non essere poi così male, di conoscere qualcuno di peggio. La domanda è: buono rispetto a chi?

(3) Gesù disse che nessuno è buono se non Dio solo. Leggi questo nel Vangelo di Marco 10:17-31 Gesù incontra un uomo che lo chiama “buon maestro” e gli chiede come potrebbe entrare in paradiso. Per prima cosa Gesù chiede: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono se non Dio solo”. In altre parole, ti rendi conto di quello che stai dicendo su di me? Poi Gesù fa notare quanto costerebbe mettersi dalla parte di Dio e l’uomo se ne andò scoraggiato.

Gesù spiegò che la sua presenza nel mondo era una luce e una prova. “Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre piú che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Infatti chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano riprovate” (Giovanni 3:19-20)

Cosa fai con Gesù? Ti attiri verso di Lui o mantieni le distanze? Sei affascinato da Lui?

C’è un Dio che ha creato il nostro mondo e ne è distinto. Gli importa di te e lo ha dimostrato. In quella conversazione Gesù chiarì che le persone non avrebbero creduto in Lui perché avevano qualcosa da nascondere. Questo potrebbe non essere nemmeno a livello cosciente. Gli scarafaggi scappano naturalmente dalla luce. Non si fermano nemmeno a pensarci. Da che parte stai correndo?

L’apostolo Giacomo scrive: “Non sapete che l’amicizia con il mondo è ostilità verso Dio? Perciò chi vuol essere amico del mondo si fa nemico di Dio… Avvicinati a Dio ed Egli si avvicinerà a te». (Giacomo 4:4-8)

Prima di esplorare ulteriormente, tieni presente che dovrai scegliere da che parte stare. Da che parte stai?

Quando l’apostolo Paolo parlò ad Atene, chiarì che c’è un futuro giorno di giudizio fisso. Ma ora, passando sopra ai tempi dell’ignoranza, Dio comanda a tutti gli uomini e dappertutto che si ravvedano. Poiché egli ha stabilito un giorno in cui giudicherà il mondo con giustizia, per mezzo di quell’uomo che egli ha stabilito; e ne ha dato prova a tutti, risuscitandolo dai morti”. Atti 17:30-31

Oggi quel giorno del giudizio è molto, molto più vicino. Sei pronto per questo? Vorresti parlarne?

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